"Una luce per ogni volto ferito". Nella piazza arcobaleno di Bari gli oltre 500 manifestanti hanno replicato il flash mob fatto a Milano la sera della bocciatura in Senato del ddl Zan, alzando al cielo i loro telefonini con le torce accese "perché possano contarci - hanno detto - perché siamo più di chi ha applaudito calpestando le vite e i volti di ognuno di noi". In piazza, accanto al coordinamento del Bari Pride che ha organizzato la manifestazione e che ha raccolto l'adesione di 25 tra associazioni culturali e studentesche, partiti e sindacati, ci sono anche rappresentanti delle istituzioni locali, Comune di Bari e Regione Puglia.
"Noi non ci fermiamo e ripartiamo più forti - ha detto l'assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico - . Lo dobbiamo al Paese, a noi stessi, a chi ogni giorno è vittima di violenze e discriminazioni, lo dobbiamo ai nostri e alle nostre figlie". Alla manifestazione hanno aderito Agedo Puglia, Mixed lgbti, Link Bari, Zona Franka, Cgil Bari, Rete Lenford, Uaar Bari, La Giusta Causa, Movimento Nuove Frontiere, Citt, Rete Genitori Rainbow, Murgia Queer, Possibile Puglia, Anpi e Arci Bari, Sinistra Italiana Puglia, Volt Puglia, Giovani Democratici Bari Città, Amnesty Bari, Centro Antiviolenza Safiya, Quark, Studenti Indipendenti, Bachi da setola, Tempi E Spazi Liberamente Attivi, Lista Lesbica Italiana.
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