Un "appello" alla "grande
distribuzione affinché prediliga sugli scaffali mozzarelle,
burrate e formaggi 'made in Puglia'" viene rivolto da Coldiretti
Puglia "perché serve una alleanza di tutta la filiera
lattiero-casearia per salvare la 'fattoria Puglia' dal rischio
chiusura". Anche per questo Coldiretti chiede all'assessore
regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, di "convocare un
tavolo di filiera che metta insieme tutti gli attori dagli
allevatori ai trasformatori, dai commercianti alla grande
distribuzione organizzata, al fine di sostenere le produzioni
regionali e offrire tutte le forme di supporto possibili a
garantire la vendita dei prodotti lattiero-caseari e il giusto
compenso da riconoscere agli allevatori, principio su cui
l'assessore Pentassuglia - evidenzia Coldiretti - ha segnato e
fortemente sostenuto il percorso etico che non debba in alcun
caso andare al di sotto dei costi di produzione".
"Chiediamo a supermercati, ipermercati e discount - dice
Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - di aderire
con atti concreti al patto etico di filiera, privilegiando negli
approvvigionamenti sugli scaffali le mozzarelle, le burrate, le
scamorze e tutti i formaggi fatti con il latte pugliese. Non c'è
tempo da perdere perché la situazione è critica". Per Muraglia
occorre "assicurare al più presto un prezzo giusto agli
allevatori che non possono aspettare oltre, con le imprese di
allevamento da latte ormai allo stremo per compensi ormai da
troppo tempo al di sotto dei costi di produzione, con il
drammatico bilancio che in un solo anno, nel periodo 2020/2021,
hanno chiuso 121 stalle, un trend drammatico di chiusura più che
raddoppiato rispetto agli anni precedenti". Dal 2014 ad oggi -
ricorda infine Coldiretti - hanno già chiuso in Puglia 440
stalle.
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