All'ospedale Perrino di Brindisi
sono stati eseguiti, per la prima volta in Puglia, due
interventi chirurgici con la nuova tecnica della aterotomia
orbitale. Ne dà notizia la Asl di Brindisi. Nella sala di
emodinamica due pazienti, entrambi uomini, ricoverati nel
reparto di Cardiologia, sono stati sottoposti ad angioplastica
coronarica, un'operazione che consente di allargare l'arteria
coronarica ostruita da depositi di colesterolo e di calcio.
In questo modo, con l'arteria più larga, è possibile collocare
una microprotesi metallica (nota come stent) e raggiungere
l'obiettivo finale, ripristinare un sufficiente afflusso di
sangue. Sin qui la procedura ordinariamente seguita nelle sale
operatorie. Perché l'operazione riesca, è però necessario
procedere alla rimozione delle placche di calcio, le più
insidiose. L'elemento innovativo è l'utilizzo di un dispositivo
per l'aterotomia orbitale, di cui la Asl Brindisi si è dotata
per l'occasione. Si tratta di un microcatetere, in pratica una
sonda, che termina con una ogiva di diamante sintetico. L'ogiva
può effettuare diecimila giri al minuto: l'effetto che si
determina è paragonabile a quello generato da una mola di
elevatissimo potenziale. In questo modo, il calcio viene
polverizzato, e l'arteria è pronta per l'inserimento di protesi.
L'operazione è stata eseguita presso la sala emodinamica della
Cardiologia. L'équipe era formata dai dottori Roberto Martino e
Giovanni Mavilio, dagli infermieri Giancarlo Elmo e Domenico
Stella e dal tecnico radiologo Barbara Primaverili.
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