Gli studenti di Link e Zona Franka
hanno portato una campagna di sensibilizzazione nelle università
pugliesi contro la violenza sulle donne, lasciando sui banchi
volantini e striscioni con alcuni dati su questo fenomeno. "La
violenza di genere è un'escalation quotidiana di gesti
individuali e comuni - spiegano - finalizzati a relegare le
donne ad una condizione di inferiorità nella nostra società. Per
controllarle, il patriarcato arriva ad abusare di loro ed ad
ucciderle."
Per Carolina Velati, coordinatrice di Zona Franka, "troppo
spesso gli abusatori vengono lasciati fare, anche all'interno di
spazi impensabili, come le università. Vicende che coinvolgono
professionisti ben inseriti e legittimati all'interno della
società. Persona potenti e influenti, che abusano di donne che
si fidano di loro e verso le quali hanno responsabilità
professionali e di formazione. Il caso del ginecologo ex docente
di specializzazione nel nostro Policlinico non è che uno dei
troppi casi che ci vengono segnalati ogni anno, o che
raccogliamo dalla cronaca".
Proprio in merito alle molestie sul posto di lavoro,
proseguono le associazioni studentesche, la Regione Puglia ha
reso noti i numeri relativi al canale anonimo di segnalazione,
inoltrate da quasi 100 dipendenti. "L'emersione di così tanti
episodi all'interno degli ospedali per noi sono molto
preoccupanti", dichiara Noemi Sassanelli, coordinatrice di Link
Medicina.
Gennaro Cifinielli, coordinatore di Link Bari, spiega che
"abbiamo inoltrato la richiesta per l'apertura di uno sportello
antiviolenza proprio dentro il Policlinico: vogliamo fornire uno
strumento diretto per riconoscere ed affrontare la violenza di
genere lì dove stanno emergendo tante contraddizioni, a cui
possano accedere studenti, specializzande, lavoratrici e anche
pazienti. Lo sportello sarebbe un ampliamento dello sportello
universitario gestito dal Centro Antiviolenza comunale, che in
questi giorni ha ripreso le attività in presenza".
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