Sono due le opere filmiche realizzate
con il contributo di Apulia Film Commission e Regione Puglia
presenti alla 39esima edizione del Torino Film Festival: 'L'uomo
dal fiore in bocca' di Gabriele Lavia, film fuori concorso nella
sezione 'Tracce di Teatro', e il documentario 'La Restanza' di
Alessandra Coppola, in concorso per la sezione 'Italiana. Doc'.
Entrambe le proiezioni si terranno in anteprima mercoledì 1
dicembre al Cinema Massimo di Torino.
Tratto dall'omonima opera letteraria di Luigi Pirandello,
"L'uomo dal fiore in bocca" si svolge durante una notte piovosa
d'estate, nella sala d'aspetto di una stazione ferroviaria in
Sicilia, ci sono due persone. Uno è "l'uomo dal fiore in
bocca", che all'inizio vediamo fronteggiare e minacciare una
misteriosa donna che lo aspetta fuori dalla stazione. L'altro è
"il pacifico avventore", che invece ha perso il treno per colpa
dei pacchetti regalo che ha fatto alle donne della sua famiglia.
È così che incontra l'uomo dal fiore in bocca, che arriva in
suo soccorso e che subito instaura con lui un rapporto di grande
fiducia e complicità. I due si raccontano la loro vita, ma
mentre il pacifico avventore parla delle sue frustrazioni a
casa, l'altro sembra voler indirizzare tutto verso un unico
argomento: la morte. Interpretato dallo stesso Gabriele Lavia e
da Michele Demaria e Rosa Palasciano, il film è stato girato per
tre settimana tra agosto e settembre 2020 nella città di
Modugno, in provincia di Bari.
"La Restanza" di Alessandra Coppola, girato tra Andrano a
Castiglione d'Otranto in provincia di Lecce, è un documentario
che racconta di un gruppo di trentenni che si rifiuta di
considerare la fuga come l'unica soluzione ai problemi
economici, ecologici e politici. Decidono così di restare, di
legare la propria vita al lavoro agricolo e di investire in un
valore dimenticato: la condivisione. Il film è quindi la storia
di questa fantastica avventura alla riscoperta di una terra.
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