Avrebbero comprato numerosi voti
pagandoli 50 euro l'uno per riportare alla elezione il sindaco
uscente di Triggiano (Bari), Antonio Donatelli, riconfermato lo
scorso ottobre. E' quanto hanno accertato i carabinieri che
stanno eseguendo decine di perquisizioni domiciliari, su mandato
della Procura della Repubblica.
Tra le persone sottoposte a perquisizione, anche il sindaco
Donatelli, i consiglieri comunali Angela Napoletano e Antonio
Fortunato , e Alessandro Cataldo , marito dell'assessora
regionale ai Trasporti Anna Maurodinoia (non indagata), ritenuto
dagli inquirenti "deus ex machina del collaudato sistema per
comprare voti, realizzato in occasione delle ultime elezioni".
Sono 13 complessivamente le persone indagate con l'accusa di
corruzione elettorale.
Secondo gli inquirenti Cataldo, ideatore del movimento
politico 'Sud al Centro' , che ha come sponente politico di
riferimento la moglie assessora Maurodinoia, avrebbe
"architettato e realizzato" il sistema per comprare i voti a 50
euro l'uno per i candidati sostenuti nelle amministrative di
ottobre a Triggiano.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i "fidati
collaboratori" di Alessandro Cataldo si sarebbero poi disfatti
di frammenti di fotocopie relative a documenti d'identità e
codici fiscali di cittadini triggianesi, elenchi di nomi di
persone e i loro recapiti, e corrispondenza personale di
Alessandro Cataldo e di sua moglie Anna Maurodinoia. Durante le
indagini i carabinieri hanno trovato infatti in un bidone della
spazzatura, la sera del 6 ottobre scorso in un piazzale isolato
nel quartiere San Giorgio di Bari, materiale ritenuto "scomodo"
perché legato alla campagna elettorale che si era conclusa da
pochi giorni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA