"Credo che accentrare tutto sulla
pandemia come causa del ritardo del Paese sia un errore. Gli
ultimi decenni ci hanno costretti a iniziative estreme e penso
che la ricerca finalmente è tornata sulle prime pagine. Oggi
tutto il sistema universitario è al centro di questa sfida
importante per la modernizzazione del Paese". Lo ha detto
Stefano Bronzini, rettore dell'Università degli Studi Aldo Moro
di Bari, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno
accademico, nel teatro Piccinni, con la partecipazione - da
remoto - del premio Nobel per la fisica 2021 Giorgio Parisi.
"Averlo con noi significa rimettere al centro la scienza e le
proposte che la scelta può porre al decisore politico" ha detto
Bronzini. Nel suo intervento, il rettore ha parlato di "lotta
alle diseguaglianze", a partire dalle misure a favore
dell'occupazione femminile, e dei futuri investimenti grazie ai
fondi Ue. "L'università - ha evidenziato Bronzini - mette a
disposizione idee e scienza per collaborare alla definizione dei
progetti di tutte le misure previste nel Pnrr. Non ragioniamo a
compartimenti separati. Procediamo insieme. La mia è una
indicazione di metodo anche per favorire la crescita della
domanda di innovazione nel nostro territorio. Far credere che
sia stato il virus ad imporre il cambiamento è deludente.
Ammettiamolo senza timore: si è stati poco lungimiranti, forse
distratti e persino presuntuosi. Avere il cannocchiale e non
saper riconoscere la complessità della realtà, è certo un
errore. Facciamo sì che non sia anche una colpa. Si deve saper
andare oltre il presente".
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