La società Tap, che trasporta gas
azero in Europa, ha completato nei giorni scorsi nelle acque
antistanti San Foca dove approda il gasdotto, la posa di
particolari dissuasori volti ad inibire la pesca a strascico
nelle batimetriche inferiori a 50 metri, dove questa attività
non è consentita. L'intervento - spiega la multinazionale in una
nota - si colloca nel quadro delle azioni di mitigazione
ambientale derivanti dall'analisi sullo stato dei fondali
interessati dalle opere a mare e ha l'obiettivo di proteggere la
flora e la fauna subacquee, favorendo l'incremento delle risorse
biologiche marine sia attraverso il blocco della pratica della
pesca a strascico illegale, sia attraverso la predisposizione di
substrati adatti al popolamento ittico.
"L'intervento, eseguito nel rispetto delle autorizzazioni
vigenti e in coordinamento con le autorità competenti - è
precisato - è stato realizzato con manufatti e materiali che
favoriscono il fiorire della biodiversità, catturando la CO2 e
offrendo prestazioni strutturali migliori rispetto al
calcestruzzo tradizionale.
Oltre a impedire la pesca a strascico, la particolare forma e i
materiali brevettati che compongono le strutture forniscono
anche rifugio a molte specie ittiche, arricchendo l'habitat
sottomarino e aumentando la pescosità di queste acque a
beneficio della marineria locale, con cui TAP ha condiviso i
dettagli dell'intervento.
In particolare, la disposizione spaziale delle strutture
consente di creare un'ampia area di circa 700 metri di lato
composta da 20 stazioni anti-strascico composte da dissuasori
disposti in forma piramidale e un'ulteriore area con specifiche
finalità di monitoraggio e oasi di ripopolamento della fauna
ittica, composta da 20 stazioni ravvicinate per una dimensione
complessiva di 40x60 metri".
"L'attività di posa - conclude la nota - è stata realizzata
nelle acque circostanti l'exit point del microtunnel a San Foca,
a una profondità compresa tra 16 e 43 metri, dove la pesca a
strascico illegale aveva impattato l'originaria prateria di
posidonia. Oltre all'installazione dei dissuasori e dei relativi
materassi in pietrame di sottofondo eseguiti dall'imbarcazione
principale, una seconda imbarcazione è stata dedicata ai
monitoraggi ambientali in corso d'opera, seguiti e coordinati
dagli enti di controllo".
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