La gup del Tribunale di Bari Maria
Teresa Romita ha rinviato a giudizio 30 persone accusate di
presunti casi di assenteismo all'ospedale San Giacomo di
Monopoli. Altri 10 imputati sono stati prosciolti "per
particolare tenuità del fatto". Contestualmente all'udienza
preliminare, si è concluso il processo nei confronti dei cinque
imputati che avevano chiesto il rito abbreviato: due operatori
tecnici sono stati condannati alla pena di 1 anno e 8 mesi di
reclusione e tre dottoresse, all'epoca tirocinanti, sono state
assolte "per non aver commesso il fatto". I fatti contestati
risalgono agli anni 2018-2019. Le indagini dei carabinieri,
coordinate dalla pm Chiara Giordano, avrebbero accertato in
quattro mesi circa 660 ore di servizio sottratte all'ospedale da
medici, infermieri, amministrativi e personale tecnico, per un
danno complessivo stimato ai danni della Asl pari a 25mila euro.
Agli imputati che saranno processati a partire dal 5 dicembre,
sono contestati i reati di truffa aggravata, falso e peculato.
Grazie a cinque telecamere installate ai varchi di accesso della
struttura sanitaria, è stato documentato che medici, infermieri
e operatori tecnici si sarebbero assentati dal posto di lavoro
per andare a fare acquisti, al bar o alle case al mare, tramite
false registrazioni dell'entrata e dell'uscita, facendo cioè
timbrare il proprio cartellino a familiari, colleghi o
conoscenti. In alcuni casi avrebbero giustificato, con presunte
false dichiarazioni, la mancata registrazione per "avaria della
scheda, dimenticanza, smarrimento". L'inchiesta nel luglio 2019
portò all'arresto di 13 persone, tra le quali i sette primari
rinviati a giudizio (Angelamaria Todisco, Gianluigi Di Giulio,
Rinaldo Dibello, Egidio Dalena, Vincenzo Lopriore, Filippo
Serafino, Sabino Santamato), e per altri venti indagati era
stato disposto l'obbligo di dimora.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA