Nell'ambito delle indagini
sull'omicidio avvenuto ieri sera a Francavilla Fontana
(Brindisi) di Paolo Stasi, di 19 anni, i carabinieri hanno
sequestrato i dispositivi tecnologici, pc e telefonino, del
giovane. Questa mattina, intanto, in Procura a Brindisi, alla
presenza del procuratore Antonio De Donno, c'è stato una prima
riunione degli investigatori per fare il punto sulle indagini,
anche in seguito ad una serie di perquisizioni effettuate nella
notte nello stesso comune del Brindisino.
Secondo una prima ricostruzione ieri sera il 19enne, mentre
si trovava in casa con i genitori, sarebbe stato invitato a
scendere in strada da un uomo. Qui, all'ingresso del garage a
pochi metri dalla sua abitazione, è stato compiuto l'agguato.
Almeno due i colpi che hanno raggiunto e ucciso Stasi: il primo
di striscio sul torace il secondo alla schiena mentre
probabilmente il giovane stava tentando di fuggire. Il killer, a
quanto si apprende, potrebbe aver utilizzato una pistola a
tamburo: sui luoghi dell'omicidio infatti non sono stati
ritrovati bossoli. Le indagini sono coordinate dal pubblico
ministero Giuseppe De Nozza.
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