Consentono di realizzare trattamenti radioterapici di altissima precisione che colpiscono le cellule tumorali senza dare tossicità ai tessuti sani i due compressori addominali donati oggi dall'Associazione fornitori ospedalieri Regione Puglia (Aforp) al Policlinico di Bari.
I due compressori daranno l'opportunità di migliorare i trattamenti per i pazienti con tumori addominali sui due acceleratori di altissima tecnologia in dotazione all'azienda ospedaliero universitaria.
"Negli ultimi 2 anni sono a pieno regime nella radioterapia
del Policlinico di Bari anche i trattamenti radioterapici
ablativi, stereotassici e i ri-trattamenti. Nell'ottica della
erogazione di questi trattamenti di assoluta e grande
precisione, la donazione della Aforp, a cui va il nostro
ringraziamento ci consentirà un ulteriore miglioramento
dell'efficacia dei trattamenti", evidenzia il direttore
dell'unità operativa di radioterapia del Policlinico di Bari,
Michele Piombino. "Tali compressori - spiega - sono strumenti
capaci di determinare il blocco della escursione diaframmatica
legata alla respirazione tramite idonea compressione
dell'addome". "Ne risulta che il paziente, pur continuando a
respirare - aggiunge Piombino - non utilizza più le ampie
escursioni del diaframma, ma respira più superficialmente".
L'idea di promuovere una raccolta fondi in favore della
radioterapia oncologica è partita il 27 maggio del 2022 in
occasione della presentazione del libro La felicità degli
infelici, di Mino Grassi, organizzata proprio dall'associazione
fornitori ospedalieri.
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