Gli attacchi informatici andati a
buon fine ai danni di aziende, organizzazioni e persone sono
raddoppiati tra luglio e settembre di quest'anno rispetto al
trimestre precedente. Emerge dal rapporto 'Threat Intelligence
Report' elaborato dall'osservatorio Cybersecurity di Exprivia.
Se rispetto al periodo aprile-giugno gli attacchi in generale
sono diminuiti del 19% (463 contro 569), quelli andati a buon
fine - definiti 'incidenti in rete' - sono stati 126, più del
doppio rispetto agli 82 registrati nel periodo precedente. Oltre
il 45% dei casi totali di attacchi (280 su 602) ha riguardato
aziende finanziarie, istituti bancari o piattaforme di
criptovalute, mentre al secondo posto si posiziona il comparto
software/hardware, con 110 fenomeni. Sono invece 84 gli attacchi
informatici avvenuti nei confronti della PA nell'ultimo
trimestre. Gli attacchi si concretizzano soprattutto in furto di
dati (il 54% dei fenomeni totali, in flessione rispetto al
trimestre precedente), richieste di denaro (+20%) e
l'interruzione di servizio, cioè l'arresto del normale
funzionamento della rete, di un'applicazione o di un servizio
software. La violazione della privacy, cioè la divulgazione di
dati da parte di terzi senza il consenso dell'interessato,
coinvolge il 2% dei fenomeni totali.
La principale tipologia di questi attacchi avviene attraverso
phishing/social engeneering, cioè l'adescamento in rete o via
mail di utenti distratti (il 47% dei casi totali, 283, in calo
rispetto al periodo precedente), mentre al secondo posto ci sono
gli attacchi fatti con i malware, quei software dannosi che
compromettono l'utilizzo di dispositivi (220 casi).
"Se è pur vero che nel trimestre oggetto di analisi gli hacker
hanno colpito meno, lo hanno fatto in maniera più puntuale,
portando a segno un maggior numero di attacchi e quindi facendo
crescere il trend degli incidenti. Questo dato è particolarmente
preoccupante, anche in vista del mese di dicembre, noto per
l'aumento degli acquisti online e di conseguenza delle frodi,
soprattutto ai danni dei consumatori". commenta Domenico
Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia.
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