Arte e spiritualità popolare, comunità e tradizione, creatività e innovazione: sono le basi del progetto 'Votiva', una collezione d'arte permanente e diffusa a Parabita, comune in provincia di Lecce, che invita a riscoprire le edicole votive storiche del borgo.
Il progetto,
realizzato da 16 artisti contemporanei di formazioni e
provenienze diverse, si snoda attraverso le vie del centro e
mira a riqualificare il territorio e il concetto di arte come
cura della cosa pubblica.
Francesco Arena, Chiara Camoni, Ludovica Carbotta, Claire
Fontaine, Gianni Dessì, ektor garcia, Helena Hladilovà, Felice
Levini, Claudia Losi, K.R.M.
Mooney, Liliana Moro, Adrian Paci,
Mimmo Paladino, Luigi Presicce, Michelangelo Pistoletto e Namsal
Siedlecki hanno realizzato un'opera d'arte permanente aperta a
tutti, sotto la direzione artistica di Giovanni Lamorgese e con
la curatela di Flaminia Bonino e Laura Perrone.
La collezione si inserisce nell'ambito del progetto 'Parabita
per il Contemporaneo' con cui il Comune si impegna a esplorare
nuove opportunità per porre in dialogo l'arte con il ricco
patrimonio paesaggistico, storico e culturale del luogo. Il
risultato è un itinerario per tappe che attraversa il centro
storico di Parabita, trasformandosi in uno strumento di dialogo
unico nel suo genere.
Con 'Votiva' l'edicola, nata come testimonianza della
spiritualità popolare, diventa spazio per l'espressione
artistica e terreno fertile per la rigenerazione della
connessione comunitaria. Il titolo stesso rievoca la funzione
originaria dell'edicola votiva, tradizionalmente intesa come
punto di aggregazione e riferimento posto a protezione delle
case, delle strade e delle corporazioni di mestiere, alla cui
cura era chiamata l'intera comunità. "Con Votiva miriamo a
creare occasioni di stupore e realizzare un generatore di
bellezza - spiega Stefano Prete, sindaco di Parabita - che
prende forma come collezione d'arte contemporanea per tutti e
alla portata di tutti". "Traendo ispirazione - prosegue il
sindaco - dalle decine di edicole storiche, troppo spesso
abbandonate a se stesse, che arricchiscono il centro storico
parabitano, l'arte contemporanea invita alla cura della cosa
pubblica e innesca nuove pratiche di inclusione e vicinanza, in
perfetta sinergia con le iniziative messe in campo
dall'amministrazione comunale negli ultimi anni".
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