Scale, tettoie e muri realizzati
violando le leggi demaniali. Un'area parcheggio e verande create
in barba a norme edilizie e paesaggistiche. È quanto ha
accertato il personale della Guardia costiera di Barletta che a
Bisceglie ha sottoposto a sequestro una struttura turistica
estesa per quasi 10mila metri quadrati.
Tre persone sono state denunciate per reati che vanno
dall'occupazione e innovazione su area demaniale marittima, alla
falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, e per
violazioni delle norme sulla tutela paesaggistica nonché delle
normative edilizie. Si tratta del legale rappresentante della
società, del direttore dei lavori e del progettista.
L'area sottoposta a sequestro ricade in parte sul demanio
marittimo e in parte su proprietà privata. Le indagini,
coordinate dalla Procura di Trani, sono partite
dall'accertamento di alcune concessioni demaniali marittime a
Bisceglie. Già nell'agosto dell'anno scorso era stata
sequestrata un'area in cui erano stati creati un solarium e
"manufatti suddivisi in quattro livelli distinti" assieme a una
zona "adibita alla ristorazione a ridosso del mare", spiega in
una nota la Guardia costiera.
Gli accertamenti compiuti hanno consentito di verificare che
"scale in muratura, muri, tettoie e la realizzazione di otto
ambienti" composti da "camera multifunzionale con finiture e
impianti a carattere residenziale dotate di bagno e terrazzino
esclusivo ben arredati" sarebbero stati creati in violazione di
norme demaniali, paesaggistiche ed edilizie, come successo per
"le aree di parcheggio, le verande con copertura e infissi
perimetrali, e le scale di accesso ai piazzali", prosegue la
nota. Inoltre sarebbero state effettuate "modifiche prospettiche
dei manufatti destinati ai servizi di attività commerciale",
mentre diversi locali sarebbero stati ampliati sempre in
violazione delle norme vigenti.
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