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In ospedale Taranto mediatori culturali 'ponte' con i pazienti

In ospedale Taranto mediatori culturali 'ponte' con i pazienti

In campo anche gli infermieri di processo

TARANTO, 11 dicembre 2024, 17:31

Redazione ANSA

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Si chiamano Stefania e Ali e sono due mediatori culturali che saranno impiegati nel pronto soccorso dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto per creare un ponte con i pazienti stranieri. Con lo stesso obiettivo sarà in campo anche l'infermiere 'di processo'. L'iniziativa è stata resa possibile grazie al protocollo d'intesa stipulato nello scorso settembre tra la Asl di Taranto e la cooperativa sociale Isola, che si occupa di persone con vulnerabilità, richiedenti asilo e rifugiati stranieri.
    La dottoressa Stefania Casamassima parla inglese, francese, spagnolo e arabo, mentre il dottor Abdulwahab Ali, laureato in Medicina in Siria, aggiunge alla sua lingua madre anche il russo e il rumeno, oltre all'italiano.
    "Saranno il ponte tra il personale sanitario e i cittadini stranieri che accedono alle cure, per favorire l'informazione e la comunicazione tra le parti, rendendo l'offerta sanitaria accessibile e comprensibile in modo universale. Il servizio comprende anche la mediazione in lingua ucraina", spiega una nota dell'azienda sanitaria.
    "I mediatori culturali e gli infermieri di processo hanno il compito di comunicare con i pazienti e i familiari, per alleggerire il carico emotivo che spesso si crea nell'accedere al Pronto soccorso e favorire la comprensione delle informazioni, in modo che l'accesso alle cure sia uguale e garantito a tutti in modo inclusivo", specifica Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto, che ricorda "l'assunzione di 25 infermieri di processo, 5 per ogni pronto soccorso del territorio".
   

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