Una rivendicazione per l'azione con cui, la sera tra 21 e 22 gennaio, è stata imbrattata e danneggiata la sede del Municipio 1 di Bari, dove fu anche realizzata la scritta 'Vendetta per Ramy', è stata pubblicata sul sito 'Rivoluzione anarchica' in un articolo datato proprio 22 gennaio.
La natura e l'attendibilità della rivendicazione al
momento non viene confermata da fonti investigative.
Nell'articolo ci sono anche minacce nei confronti delle
istituzioni e delle forze dell'ordine: "Inizieremo a colpire, a
volte colpiremo forte - si legge - altre neanche ve ne
accorgerete, siete tuttx (la 'x' finale è usata in tutto
l'articolo per non fare distinzioni di genere, ndr) obbiettivi,
dal vigile al generale, dal comune alla prefettura".
Nell'azione, durante la quale fu lanciata anche una bomba
carta, sui muri furono realizzate le scritte 'No Cpr' e
'Vendetta per Ramy', in riferimento al 19enne morto il 24
novembre scorso a Milano cadendo da uno scooter che veniva
inseguito dai carabinieri.
"Col ministero e il Ministro
Piantedosi ce la prenderemo al momento giusto - prosegue
l'articolo - ora ci concentriamo su altro. Sopravvivere e
sabotare, individuare e colpire. Il fuoco necessario a chiudere
I Cpr può essere acceso solo dalla rabbia dex reclusx, noi
saremo il fuoco della vendetta". Secondo quanto scritto
nell'articolo, l'azione dimostrativa è stata compiuta "a danno
del comune" e come forma "d'intimidazione alla Prefettura e al
Prefetto Russo" perché "il comune e il prefetto sono enti
separati ma complici".
Segue poi un elenco di alcuni episodi in cui i migranti
sarebbero stati vittime negli ultimi mesi. "Questi sono alcuni
dei vostri crimini, questa lista è per rendervi consapevoli che
c'è chi vi guarda e non resta indifferente". Sul caso indagano
la Digos e la Dda di Bari.
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