Alcune decine di avvocati
impegnati nel processo "Ambiente svenduto" sul presunto
inquinamento provocato dall'ex Ilva di Taranto sono entrati poco
fa nel Palazzo di giustizia di Potenza, dove a breve comincerà
l'udienza preliminare.
Il processo - che è stato trasferito a Potenza dopo
l'annullamento pronunciato dalla Corte d'Assise d'Appello di
Taranto (sezione distaccata di Lecce) della sentenza di primo
grado con le 26 condanne inflitte a maggio 2021 - riparte da
zero e vede coinvolti 23 imputati, tra i quali l'ex governatore
pugliese Nichi Vendola e i fratelli Fabio e Nicola Riva, ex
proprietari e amministratori dell'impianto tarantino.
Sono
inoltre 282 le parti offese, ma stamani quasi tutte non sono
presenti a Potenza, ma sono rappresentate dagli avvocati.
Per il maxi processo, nel Palazzo di giustizia potentino sono
stati disposti due diversi ingressi, uno riservato alle persone
coinvolte in "Ambiente svenduto".
Il Comune di Potenza ha messo
a disposizione anche alcune navette per trasferire gli avvocati
dal parcheggio di una vicina stazione ferroviaria, ma finora
sono state utilizzate solo da pochi.
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