Sostenere psicologicamente i neo-
genitori che devono affrontare il dolore, l'ansia e la
preoccupazione del ricovero del figlio appena nato in Terapia
intensiva. Aiutarli a vivere giornate che spesso si trasformano
in incognite e che sono contrassegnate da medici e infermieri
con cui parlare per avere informazioni e rassicurazioni su cure
e terapie per neonati fragili. È l'obiettivo dello Spazio di
ascolto psicologico alle emozioni di chi dona e riceve le cure,
inaugurato oggi nell'ospedale Di Venere di Bari in cui è attivo
il reparto di terapia intensiva neonatale (Tin) dedicato
all'assistenza di neonati pretermine di peso ed età gestazionale
molto bassi, spesso affetti da patologie gravi e croniche.
Il servizio, promosso e sostenuto dall'associazione genitori
Bimbintin onlus, nasce in un reparto che solo lo scorso anno ha
assistito 50 neonati di peso inferiore o uguale a un chilo e
mezzo, sui 191 complessivi trattati in intensiva. "Il ricovero
in Tin - spiega Francesca Cocciolo, psicologa e psicoterapeuta -
rappresenta un'esperienza fortemente dolorosa e traumatica nella
vita di una famiglia, per questo risulta fondamentale
accompagnare e sostenere il processo di transizione alla
genitorialità bruscamente interrotto dalla nascita". "Sono certo
che il servizio potrà offrire alle famiglie e di riflesso anche
ai neonati ricoverati, una qualità delle cure e un livello di
assistenza ancora più elevate", ha sottolineato, il direttore
sanitario della Asl di Bari, Luigi Rossi. "L'obiettivo per il
personale - ha concluso Flavia Petrillo, direttrice dell'Utin-
è supportare gli operatori nel difficile compito di gestire le
emozioni dei genitori e favorire una convivenza serena tra
genitori e operatori sanitari per consentire l'adesione alle
raccomandazioni internazionali che prevedono, nel rispetto del
diritto del neonato ricoverato in terapia intensiva, di dare
l'accesso h 24 in Tin ai genitori".
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