Non un semplice bar ma un
luogo in cui assieme al caffè si offre inclusione. Un bancone su
cui sono a disposizione di studenti, studentesse e docenti
cornetti alla crema e futuro. Perché il bar Cooperà, inaugurato
oggi nell'istituto Dell'Aquila - Staffa a Trinitapoli, nel nord
Barese ha baristi speciali: alunni con disabilità come Domenico,
19 anni, e tanta voglia di imparare. "Ho scelto io il nome del
bar che si chiama Cooperà che significa cooperare e fare le cose
insieme. Le cose non si possono fare da soli perché non si
riesce. Se invece le facciamo insieme possiamo farcela", dice il
19enne con disturbi dello spettro autistico. "Con questo
progetto faccio qualcosa che mi servirà anche per per il futuro
come preparare il caffè e lavare i piatti", spiega.
Il bar nella scuola esiste da tempo, è stato chiuso a causa
della pandemia da coronavirus e ha riaperto oggi "perché la
nostra scuola cerca di trasformare tutto quello che facciamo in
qualcosa di utile per gli alunni - precisa Ruggiero Isernia,
dirigente scolastico dell'Istituto -. In questo caso abbiamo
puntato sulla inclusione, cioè su ragazzi che hanno difficoltà,
per metterli alla prova con la concretezza della gestione di un
bar". "Il termine inclusione non è solo una bella parola ma
diventa una cosa che è reale", aggiunge Angela Landriscina
docente di sostegno nella scuola e presidente dell'associazione
Cooperà che riunisce studenti e docenti della scuola, tutti
impegnati nell'inclusione.
"Ci saranno dei turni - chiarisce - ogni ragazzo potrà
ruotare e imparare a fare varie cose". Domenico ha offerto il
primo caffè al dirigente scolastico. Emozionato anche Antonio,
papà di Alessandro, studente autistico e barista. "Vedere i
nostri figli qui, ci tranquillizza perché hanno una opportunità
importante: imparare e integrarsi. E per noi genitori è davvero
bello", conclude.
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