Sanremo 2018, vincono Meta-Moro. 12,1 milioni di spettatori e il 58% di share per la serata finale. Baglioni: 'Bis? Ci penserò 'a candele spente''

Il dg Rai, Mario Orfeo: 'Un festival indimenticabile'

Foto di Ettore Ferrari e Claudio Onorati

Si è concluso il Festival di Sanremo, edizione numero 68. La serata finale, che ha visto la vittoria di Ermal Meta e Fabrizio Moro, con Non mi avete fatto niente, ha incollato a Rai1 12 milioni 125 mila telespettatori pari al 58.3% di share. Un risultato sostanzialmente in linea con la finale del festival 2017, che aveva avuto in media 12 milioni 22 mila spettatori, pari al 58.41% di share.

La media di ascolto di Sanremo 2018 e' stata del 52.27% con 10 milioni 919 mila spettatori, "il risultato migliore degli ultimi 13 anni", sottolinea il direttore di Rai1 Angelo Teodoli, spiegando che il festival ha fatto segnare "40,5 milioni italiani contatti, il 70% della popolazione, con una permanenza media di 5 ore e 49 minuti su 5 giornate". Il picco di ascolto della serata finale e' stato registrato alle 21.42, con 14 milioni 975 mila spettatori, durante l'esibizione di Laura Pausini; all'1.17 lo share ha toccato il 76.57%, con l'annuncio dei vincitori, ed e' il dato record di questa edizione. La punta massima in valori assoluti del festival restano i 17 milioni 171 mila spettatori fatti registrare durante la prima puntata da Fiorello. Teodoli segnala ancora la crescita di ascolto nei target piu' giovani, in particolare nelle ragazze di 15-24 anni con il 69.6% e punte di oltre l'86%, record delle ultime 19 edizioni. Per il direttore di Rai1, si tratta di "una grande sfida vinta, da Baglioni e dalla Rai: creare una nuova offerta di qualita', popolare, emozionante e mai retorica, in grado di conquistare gli italiani. Grazie a Claudio per la sua capacita' di stare sul palco, per la sua arte, le sue scelte da direttore artistico, sperando che tutti e tre ci abbiano preso gusto". 

 

Un festival "indimenticabile, capace di migliorare se stesso e di battere record di ascolti serata dopo serata. Il principale merito di questo straordinario successo va al direttore artistico Claudio Baglioni, che ha saputo costruire un grande e originale spettacolo televisivo mettendo al centro parole e musica ma anche mettendo se stesso in gioco sul palco dell'Ariston". E' la soddisfazione del dg Rai Mario Orfeo, che sottolinea il "gioco di squadra" e un trionfo nel "segno della qualità e della modernità che Rai è in grado di offrire".

Il plauso di Orfeo va anche a "Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino che hanno dato una magnifica prova dei loro talenti in un gioco di squadra che ha regalato momenti emozionanti e divertenti, di riflessione e di comicità a milioni di telespettatori". "Il trionfo di Sanremo 2018 - sottolinea ancora il direttore generale della Rai - è il segno della qualità e della modernità che Rai è in grado di offrire con il lavoro eccezionale di un gruppo che a ogni livello - dal direttore di Rai1 Angelo Teodoli al regista Duccio Forzano, dagli autori e dai musicisti alle colleghe e ai colleghi impegnati nella organizzazione e nella produzione dell'evento - ha dato il meglio di sé. A tutti loro va il mio ringraziamento e quello dell'azienda. Viva il Festival, viva la Rai".

Da sacrestano del festival Claudio Baglioni si prepara a "spegnere le candele". Poi, nei prossimi giorni, "penserò a quello che è accaduto, a prendere le distanze, mi chiuderò fra tre o quattro giorni in un studio di registrazione per riprendere un disco del quale non ricordo nulla, perché ho in testa tutte le canzoni di Sanremo, sarà come ritrovare un amico perduto, poi tutto il resto verrà": lo spiega in conferenza stampa non chiudendo le porte all'ipotesi di un bis. "E' un onore e privilegio essere arrivato in cima alla scala: adesso si ricomincia da capo. Potrei cambiare subito il regolamento - aggiunge Baglioni con un sorriso - nei prossimi cinque minuti in cui sono ancora direttore artistico, e presentare l'anno prossimo un pezzo per le Nuove Proposte".

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