di Manuel Scordo
La protesta è scattata quasi contemporaneamente, tra Carbonia, Cagliari e Gonnosfanadiga. Mentre alcuni operai salivano su una gru, all'interno del cantiere al Nuraghe Sirai di Carbonia, altri si piazzavano davanti all'Assessorato regionale del Lavoro ed un altro gruppetto occupava la sala consiliare del Municipio di Gonnosfanadiga. Sono i tre presidi scelti dai lavoratori del Parco Geominerario, dipendenti della società Dalcas, per protestare contro il mancato pagamento degli ultimi due stipendi. Gli operai - 180 che fanno parte dei 550 dell'Ati Ifras, il raggruppamento di imprese che si occupa dei vari cantieri - a gennaio hanno percepito la retribuzione di dicembre, ma da allora sui loro conti la società non ha accreditato più nulla.
Questa mattina i lavoratori, come già successo per altri operai in passato, hanno deciso di far sentire la loro voce, organizzando la protesa. Intorno alle 9 sono salite sulla gru del cantiere Nuraghe Sirai due lavoratrici e un collega - poi sostituiti da altri due - mentre gli altri dipendenti presidiavano il cantiere. Quasi simultaneamente davanti all'ingresso dell'Assessorato del Lavoro a Cagliari veniva predisposto il presidio permanente degli altri dipendenti Delcas, mentre un'altra decina occupava l'ufficio del sindaco di Gonnosfanadiga, dove i manifestanti trascorreranno anche la notte.
Richieste identiche per tutti. "Risposte concrete da parte delle istituzioni sul pagamento degli arretrati - precisa Fabio Mannu, dell'Usb - abbiamo chiesto un incontro con l'assessore del Lavoro, firmatario della convenzione, ma non è ancora stato fissato. Non è arrivata nessuna certezza sul pagamento degli stipendi, solo parole senza alcun documento scritto ufficiale da parte di azienda o assessorato". Nel pomeriggio, dopo l'annuncio di un incontro per affrontare la questione con il Prefetto, gli operai sono scesi dalla gru, ma i tre presidi sono comunque rimasti. Nemmeno le rassicurazioni del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, sul pagamento degli arretrati sono servite a placare la protesta. "Il sindaco ha immediatamente contattato la Regione per sollecitare una veloce soluzione - hanno fatto sapere dal Comune di Carbonia -. Grazie ad un accordo con l'assessorato al Lavoro il pagamento dello stipendio arretrato per gli operai della Dalcas avverrà entro cinque giorni". Gli operai, invece, attendono risposte ufficiali dall'Assessorato regionale al lavoro. "Andremo avanti fino a quando non arriveranno risposte concrete - ha affermato Ettore Colombo, della Cgil, dal presidio di Gonnosfanadiga - aspettiamo una risposta scritta, non bastano le parole, abbiamo famiglie da mantenere e mutui da pagare".
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