/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Amianto è causa malattia professionale

Amianto è causa malattia professionale

Sentenza tribunale per cagliaritano dopo 10 anni lotte legali

CAGLIARI, 12 giugno 2015, 17:03

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA)-CAGLIARI,12 GIU- Dieci anni di domande, richieste, esami medici, analisi, controlli e visite di ogni genere. Fino al ricorso in giudizio per ottenere il riconoscimento di malattia professionale da esposizione all'amianto e i relativi, ma tardivi, benefici di legge: è la vicenda di Enrico Porcedda, lavoratore dipendente di un'azienda alle porte di Cagliari. La vicenda - come spiega l'Aiea, Associazione Italiana Esposti Amianto Sardegna - si è conclusa soltanto con la sentenza del Tribunale di Cagliari, che gli ha dato ragione e ha riconosciuto il diritto al trattamento pensionistico anticipato. Un beneficio che si è tradotto, in realtà, in una pensione anticipata di soli 3 anni, rispetto ai 15 spettanti di diritto.

"La storia del signor Porcedda - ha dichiarato Sabina Contu, presidente di Aiea Sardegna - è indicativa delle traversie che i nostri lavoratori sono costretti ad affrontare per vedere riconosciuti i diritti a tutela della salute, che spetterebbero loro per legge. La posta in gioco è proprio questa: coloro che sono stati esposti alle fibre e alle polveri di amianto rischiano gravi patologie, in particolare all'apparato respiratorio, quali l'asbestosi, il carcinoma polmonare e il mesotelioma pleurico, che quando si manifesta, rappresenta purtroppo, una condanna senza appello! Stiamo seguendo una cinquantina di casi provenienti da tutte le aree industriali dell'isola, di cui una decina, pressoché definiti: 7 si sono risolti in modo positivo, alcuni dopo ricorso in giudizio, altri in via amministrativa. Su altri 3 sono tutt'ora in corso azioni giudiziarie, e siamo in attesa di sentenza. Ma sono migliaia i casi di lavoratori che hanno perso la speranza ed hanno rinunciato a rivendicare i propri diritti di fronte ai troppi ostacoli e dinieghi, e questo è profondamente ingiusto".

Le malattie causate dalla esposizione all'amianto sono a lunghissima latenza, oltre i venti anni, e di difficile e complessa diagnosi, si tratta di un rischio reale che incombe, secondo Aiea Sardegna, su un bacino potenziale di 50.000 lavoratori ed ex lavoratori delle aree industriali dismesse o ancora attive nell'isola: l'associazione ha avviato negli ultimi anni una azione sistematica di denuncia e supporto diretto ai lavoratori, attraverso l'azione degli Uffici Legali in convenzione, di cui ora cominciano a vedersi i primi risultati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza