Sono sei gli indagati per una truffa ipotizzata di circa 20 mln di euro di fondi pubblici (oltre 4 per incentivi e 15 di contributi), ed una potenziale truffa da circa 62 mln dal 2011 sino ad oggi quando è stato disposto dalla Procura il sequestro dell'impianto fotovoltaico "Su Scioffu" di Villasor, dove le serre con i pannelli solari (una struttura fra le più grandi del mondo) avrebbero dovuto integrare il reddito agricolo derivante dalla vendita di ortofrutta, in un primo tempo, e di rose da bacca e da reciso. Finora il reddito agricolo sarebbe, invece, rimasto pressoché vicino allo zero, mentre l'unico guadagno è arrivato dagli incentivi sull'energia prodotta da fonti rinnovabili: 1,8 mln euro all'anno per l'energia ceduta dal gestore Gse e 13,5 mln annui quali incentivi per il quarto conto energia, sulla base della potenza nominale dell'impianto: 20 Mwp. Contributi pubblici che sarebbero stati indebitamente percepiti. E' uno dei reati ipotizzati: gli altri sono falso ideologico e lottizzazione abusiva. Nell'inchiesta condotta dal pm di Cagliari Daniele Caria, portata avanti dal Corpo Forestale in collaborazione con la Guardia di Finanza, iscritte nel registro degli indagati sei persone: F.F. titolare dell'Agricola Francesco Fanni srl, S.P.P., progettista dell'impianto, L.K.J., presidente del Cda della Twelve Energy società agricola, J.S, M.S, e M.M., tutti consiglieri della stessa società. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato preventivamente beni (conti correnti, beni immobili e mobili) per oltre 6,5 mln di euro, ossia la somma effettivamente percepita dalla società sinora sul totale di crediti vantati con il Gse (circa 20 mln) e il cui recupero è stato bloccato. In queste ore i finanzieri stanno proseguendo nelle indagini sui bilanci e sulle attività della società. Pur con il sequestro in atto l'azienda potrà continuare la produzione agricola per poter dimostrare fino in fondo se il fatturato derivante dalla vendita delle rose supererà, come prevede la normativa per gli incentivi e la realizzazione delle serre fotovoltaiche, la contribuzione annua prevista per la vendita in rete dell'energia, cioè 1,8 mln di euro all'anno. L'indagine sull'impianto fotovoltaico da 84.400 pannelli fotovoltaici, realizzato su 134 serre e su un'estensione di 27 ettari con 80 milioni di euro dalla società indiana Moser bear Clean Energy in collaborazione con l'americana General Electric - ha spiegato il comandante del Corpo Forestale regionale, Gavino Diana - è iniziata nell'ottobre 2012 a poche settimane dal compimento del primo anno di produzione.
ASSESSORE SPANO, TUTELA DEL TERRITORIO - "Il Corpo Forestale ha portato avanti una complessa attività investigativa, volta alla tutela del territorio e dei cittadini", lo ha detto l'assessore regionale dell'Ambiente, Donatella Spano, in merito all'operazione di sequestro della serra fotovoltaica a Villasor. "L'assessorato regionale, tramite il Corpo Forestale, non abbassa la guardia di fronte alle aggressioni del territorio vecchie e nuove, e anzi implementa controlli e verifiche, agendo ad alto livello tecnico e secondo principi di trasparenza e integrità, facendo sistema con l'autorità giudiziaria - ha aggiunto -. Oggi dimostriamo che la Regione, in virtù della sua autonomia, è in grado di tutelare l'ambiente in generale e il territorio agricolo in particolare, anche da potenziali forme di aggressione e da speculazioni che tentano di impoverirlo a discapito della collettività".
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