di Francesco Pinna
Cabras, 10 mila abitanti sulla costa occidentale della Sardegna, vanta 30 chilometri di scogliera e spiagge da sogno, spiagge libere che in questi giorni ospitano migliaia di bagnanti, ma senza servizi a parte qualche chiosco bar. Ma soprattutto, nessun servizio di salvamento a mare. Quello che ieri avrebbe potuto evitare la morte di Vincenzo Curtale, il commerciante di 41 anni di Oristano stroncato dalla fatica sulla spiaggia di San Giovanni di Sinis dopo aver contribuito a salvare alcuni turisti che non riuscivano a tornare a riva a causa della forte risacca. Quella di San Giovanni di Sinis, a ridosso delle rovine della città punico romana di Tharros, è una delle spiagge più suggestive della costa occidentale ma quando il maestrale soffia forte, come ieri, è anche una delle più pericolose di tutta la Sardegna. E' la stessa spiaggia dove il 19 luglio 1978 era morto il paroliere, autore e regista televisivo Marcello Marchesi, sbattuto su uno scoglio da un'onda. Fino a qualche anno fa, quando la competenza era della Provincia di Oristano, ora cancellata da una legge della Regione, la spiaggia di San Giovanni era nell'elenco di quelle presidiate dai bagnini. "Con i bagnini in spiaggia, Vincenzo non sarebbe morto perché non avrebbe avuto bisogno di fare l'eroe", accusano i commenti postati a centinaia tra ieri e oggi sui social e sui siti dei quotidiani che hanno raccontato la tragedia. Nel mirino il sindaco del paese, Cristiano Carrus, che però non ci sta a prendersi la responsabilità di quanto è successo. "Con 30 chilometri di spiaggia e con i bilanci ridotti all'osso non abbiamo alcuna possibilità di garantire il servizio di salvamento a mare", ha spiegato. Vincenzo Curtale, Enzo per tutti, ad Oristano lo conoscevano in tanti. Celibe e senza figli, da qualche anno era impegnato nella gestione e nella promozione del chiosco bar Contea, nel prolungamento di viale Repubblica, proprio sulla strada che tutti gli oristanesi percorrono per raggiungere le spiagge del Sinis, compresa quella dove ieri ha perso la vita. Un chiosco bar diverso dagli altri, punto di riferimento di una radio, di un sito internet, di un palco per musica rock dal vivo e di tante altre iniziative che portano lo stesso nome, "Contea". Chiosco che oggi è rimasto chiuso per lutto. E in tanti, sui social network, hanno ricordato commossi l' amico Enzo, che si è sacrificato per salvare altre vite. I funerali si svolgeranno domani alle 16.30, nella chiesa della parrocchia di San Sebastiano a Oristano.
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