La Regione è al lavoro per fare in modo che Glencore resti al tavolo delle trattative. E' ciò che è emerso dall'incontro in viale Trento a Cagliari tra una delegazione di operai dell'Alcoa con il coordinatore per l'attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi, e Gianluca Serra, uno dei consulenti della Giunta. Impegnato a Roma per una riunione, il governatore Francesco Pigliaru ha fatto sapere di essere disponibile a ricevere un gruppo di lavoratori all'inizio della prossima settimana, lunedì 18 o martedì 19.
Stamattina una centinaio di lavoratori si era messo in viaggio verso Cagliari, destinazione viale Trento, proprio per chiedere notizie sulle decisioni di Glencore, la multinazionale svizzera che lo scorso anno ha siglato l'intesa per riavviare lo stabilimento e che ha tempo fino al 22 gennaio - termine ultimo fissato dal governo - per accettare le condizioni sul prezzo competitivo dell'energia, dopo il via libera della commissione Ue.
"E' importante che le interlocuzioni con Glencore procedano - ha detto al termine dell'incontro in Regione Bruno Usai, Rsu Alcoa - chiediamo il massimo impegno del Governo per una soluzione simile a quella trovata per l'Ilva di Taranto". "Si sta lavorando ad uno strumento da affiancare alla super interrompibilità", ha confermato il segretario della Federazione dei metalmeccanici della Cisl, Rino Barca, che ha ricordato quanto annunciato a dicembre dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e cioè "la nostra convocazione al Mise entro la prima settimana di febbraio per conoscere l'esito delle trattative".
PILI, SALVATAGGIO COME PER L'ILVA - "Un decreto per riconoscere l'alluminio primario come settore strategico nazionale ed estendere il provvedimento dell'Ilva anche allo stabilimento Alcoa di Portovesme". E' quanto prevede l'ordine del giorno del deputato di Unidos Mauro Pili, accolto dal governo nell'ambito dell'esame del decreto legge sull'Ilva di Taranto.
Si tratta di un'inversione di tendenza che apre una breccia importante. "Se infatti il governo ha dichiarato di accogliere la mia proposta - spiega il parlamentare sardo - deve predisporre immediatamente il decreto come è previsto nel dispositivo finale dell'ordine del giorno che, tra l'altro, mira ad estendere i benefici economici e sostanziali per l'acciaio anche all'alluminio primario e agli stabilimenti ricadenti in aree di crisi ambientali".
L'ex governatore ricorda di sostenere questa soluzione ormai da tre anni. "La decisione di accogliere l'ordine del giorno arriva probabilmente perché non c'è altra strada a cui appigliarsi. Ora non ci resta che monitorare e sollecitare l'adempimento di questo impegno. E' sempre meglio non fidarsi, ma questa volta il percorso è quello corretto e risolutivo".
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