Tra Meridiana e Qatar Airways c'è un'ipotesi di accordo non vincolante per il possibile ingresso della compagnia araba (fino al 49%) nell'aviolinea sarda, ma ora vanno definiti i dettagli per arrivare all'intesa, a partire dalle prospettive industriali. E' quanto si apprende da fonti vicine al dossier, secondo cui il preaccordo sarebbe stato firmato nei giorni scorsi. Inoltre, sarebbe già pronto un Piano industriale che consentirebbe di ridurre gli esuberi e di dare un futuro solido alla seconda compagnia italiana. L'azienda però su questo mantiene la massima riservatezza.
E' da oltre un anno che si rincorrono voci su un coinvolgimento di Qatar Airways nel 'salvataggio' di Meridiana, di proprietà dell'Aga Kahn. Nei mesi scorsi la compagnia del Golfo ha dichiarato che sarebbe "più che contenta di aiutare Meridiana" e "creare posti di lavoro in Italia".
Con l'operazione Qatar Airways potrebbe arrivare a prendere fino al 49% della compagnia italiana, che è il limite imposto dalla Ue ai vettori stranieri. Un'altra quota del 10%, secondo quanto trapela, potrebbe essere poi acquistata dalla Iag, ossia la holding British Airways-Iberia, membro dell'alleanza mondiale Oneworld, di cui fa parte la stessa Qatar Airways. Alla fine di tutta questa operazione la compagnia di Doha potrebbe avere il pieno controllo di Meridiana.
RIGOTTI, INCONTRO TECNICO - "Oggi abbiamo avuto un incontro tecnico con i ministeri competenti, a cui hanno partecipato anche il ministro Guidi e il viceministro Bellanova. In questo momento non possiamo dare indicazioni sulla tempistica. Stiamo lavorando". Questo il commento del presidente di Meridiana, Marco Rigotti, sull'incontro che si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico sul futuro della compagnia sarda. "E' tempo che si sta lavorando assieme, stiamo continuando a lavorare - ha aggiunto - e il Governo è estremamente impegnato sul dossier".
ALTOLA' SINDACATI, LAVORATORI NON SI TOCCANO - L'operazione Qatar Airways-Meridiana agita i sindacati della Gallura. La compagnia con sede a Olbia sta perfezionando l'accordo per l'ingresso del Fondo sovrano nella società con il 49%. Riflettori puntati sul prossimo piano industriale, con i rappresentanti dei lavoratori che mettono i paletti per salvaguardare tutto il personale del vettore.
"Registriamo positivamente un passo in avanti nella vertenza Meridiana - commenta Mirko Idili, segretario territoriale della Cisl - e siamo soddisfatti dell'ingresso del Fondo sovrano che fa ben sperare rispetto ad un piano industriale che, a questo punto, non può che essere di sviluppo: quello attuale, infatti, è un tassello che rientra all'interno di un investimento ben più articolato". "Ovviamente - aggiunge - siamo in una fase di assoluta assenza di informazioni rispetto al piano industriale e questo comporta una forte preoccupazione per il destino dei 1.600 lavoratori attualmente in cassa integrazione, in scadenza tra l'altro tra cinque mesi".
Da qui l'appello al Governo e alla Regione Sardegna. "Chiediamo - spiega Idili - che si facciano promotori verso il nuovo partner affinchè tenga un atteggiamento di responsabilità sociale forte, così che il piano industriale possa prevedere la salvaguardia dei lavoratori all'interno del perimetro aziendale". "Il passo avanti di oggi si accompagna alla preoccupazione legata all'assenza del piano industriale - conferma Franco Monaco, della Fit-Cgil gallurese - strumento attraverso il quale è possibile misurare la volontà di rilancio della compagnia e la possibilità di mantenere tutti i posti di lavoro".
Sulla stessa linea il segretario provinciale della Uil, Elisabetta Manca. "Speriamo che ora il piano industriale della compagnia, a differenza del passato, possa parlare di sviluppo e di trasporto aereo nell'ottica della salvaguardia del personale. Ma non possiamo che attendere il piano per capire quali possano essere le reali intenzioni dell'azienda".
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