Svolta elettrica per il trasporto urbano nell'area metropolitana di Cagliari. Il Ctm ha presentato i nuovi filobus, totalmente elettrici, Solaris T12 ZEV da 160 kw che da domani inizieranno a viaggiare sulla linea 5. Da via Vergine di Luc sino a viale Bonaria, 1,2 km, il tragitto verrà espletato in connessione con la linea elettrica aerea, come avviene per i normali filobus. Da quel punto, e sino alla Stazione di via Roma, in modalità full electric con l'ausilio delle sole batterie, che si ricaricheranno ad ogni frenata.
In estate la linea 5 poi si estenderà sino all'ospedale Marino, sempre in modalità elettrica. Al capolinea del Poetto ci sarà una stazione di ricarica che permetterà al mezzo di ripercorrere i 4,5 km con le sole batterie. Oggi il taglio del nastro ed il viaggio inaugurale dei nuovi filobus, alla presenza dei vertici del Ctm e degli degli enti proprietari dell'azienda: Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari e Comune di Quartu Sant'Elena.
I nuovi filobus partecipano anche alla fase di sperimentazione del nuovo progetto europeo ZeEus, Zero Emission Urban Bus System, per individuare caratteristiche relative a veicoli elettrici destinati al trasporto urbano che possano essere utilizzate in altre città. In futuro, con l'arrivo di altri 12 mezzi, 4 totalmente elettrici e 12 diesel-elettrici, il servizio delle tre tratte filoviaria - 5, 30 e 31 - sarà effettuato completamente con autobus più sostenibili.
Il presidente del Consorzio, Roberto Murru, ha annunciato che "Cagliari è l'unica città italiana scelta tra le città europee per la sperimentazione del progetto ZeEus insieme a Barcellona, Bonn, Londra, Münster, Parigi, Plzen, Randstad, Stoccolma e Varsavia. Dalle attività di testing del progetto, che inizieranno proprio domani che si chiuderanno a marzo 2017 - ha sottolineato - ci attendiamo dati utili al miglioramento dei sistemi di trasporto pubblico: sotto il profilo delle prestazioni dei veicoli, del comfort, del consumo energetico, delle emissioni nocive e dell'impatto acustico".
Il direttore generale Ezio Castagna ha spiegato che per l'acquisto dei nuovi mezzi (tranne i due che entrano in servizio oggi e che sono stati acquistati con un contributo del ministero dell'Ambiente pari a 900 mila euro), il Ctm ha partecipato al progetto Jessica: "in questo momento, infatti, non ci sono fondi regionali per investimenti di questo tipo". "Attualmente è in vigore un contratto servizio siglato nel 2009 con la Regione - ha aggiunto Murru - ma non ci sono risorse per il parco mezzi. Purtroppo non ne abbiamo visto neppure nella Finanziaria 2016. Esiste solo una ripartizione di fondi nazionali a seguito dell'approvazione del decreto 'milleproroghe'".
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