"No all'assistenza medica h16 e sì
all'h24 come previsto prima dell'atto d'indirizzo del governo
sulla medicina convenzionata". Lo chiede il sindacato dei medici
che oggi ne ha discusso nel corso di un incontro con l'Anci. In
pratica, hanno fatto notare Antonio Cossu e Annarita Ecca,
rispettivamente segretario e vicesegretario regionale dello Smi,
"verrebbe meno la funzione della guardia medica notturna perché
dalla mezzanotte alle 8, ad assistere chi ne ha bisogno ci
penserà il 118". Con tutti i disagi che ne derivano: "Pronto
soccorso ancora più intasati, la mancanza di risposte nel
momento di bisogno". Nei piccoli centri della Sardegna, che poi
sono la maggior parte, lo scenario si prospetta anche più
problematico perché, hanno sottolineato Cossu ed Ecca, "sono
abitati da tanti anziani, i veri utenti delle guardie mediche
che dopo la mezzanotte, anche per una patologia semplice, sono
costretti a rivolgersi al pronto soccorso che può distare anche
un'ora di auto".
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