di Antonella Manca
Mauro Morandi, 77 anni, da 27 è l'unico residente dell'isola di Budelli, ora definitivamente passata al patrimonio pubblico dell'ente Parco di La Maddalena. Lui, assunto come custode nel 1989 dalla società immobiliare Nuova Gallura, che dalla fine degli anni '60 deteneva la proprietà dell'isola, vive come un moderno eremita in un paradiso terreste, che in questi anni ha cercato di tutelare, proteggere, salvaguardare. Adesso rischia di dover lasciare la 'sua' isola.
Ieri il giudice delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania, Alessandro di Giacomo, approvando il piano di ripartizione delle somme dovute ai creditori, ha chiuso la procedura dell'asta giudiziaria che gravava su Budelli e ha riconosciuto a Morandi quasi 160.000 euro. "Il mio assistito vantava nei confronti della Nuova Gallura un credito derivante da un accordo dinanzi al giudice del lavoro per stipendi mai percepiti, si parla di circa venti anni di mensilità", spiega l'avvocato che ha tutelato Morandi nel procedimento, Melania Delogu. Lui, però, ieri non ha festeggiato. Ha invece pianto tutto il giorno, perchè la sua paura più grande ora è quella di dover tornare sulla terra ferma.
"Mister Harte (il magnate neozelandese che si era aggiudicato Budelli all'asta per circa 3 milioni di euro, decidendo poi di rinunciarvi, ndr) mi aveva garantito che mi avrebbe lasciato sull'isola - racconta all'ANSA - Adesso però ho paura che il Parco mi possa mandar via. Il destino mi ha casualmente portato a Budelli nel 1989, pochi giorni prima che l'allora custode la abbandonasse perchè non riusciva a vivere nell'isolamento. Ero in viaggio in catamarano verso la Polinesia, volevo allontanarmi dalla frenesia della vita moderna: sono stato assunto due giorni dopo, era il primo luglio del 1989".
"L'isola - ricostruzione il suo unico abitante - era stata acquistata dalla Nuova Gallura alla fine degli anni Sessanta, ma il sogno di costruirvi ville per 3.000 metri cubi si arenò a causa della legge Galasso del 1985". Dal giorno della sua assunzione, Morandi vive in un immobile della seconda guerra mondiale, costruito a venti metri dal mare, sistemato alla bell'e meglio ma comunque dotato di pannelli solari, che in estate gli consentono di avere la corrente elettrica, d'inverno invece si arrangia con delle batterie. Per l'acqua corrente c'è una cisterna militare dove viene raccolta la pioggia.
E prima dell'arrivo della brutta stagione, quando i collegamenti con la Maddalena sono resi difficili dal mare mosso, è costretto a fare grosse scorte di cibo. Poi, dalla primavera all'autunno, alcuni amici gli garantiscano l'acquisto delle derrate, facendogli la spesa sull'isola madre.
Purtroppo non può avere nemmeno l'orto, "perchè - spiega - l'isola è granitica e non vi cresce nulla, ad eccezione delle spezie e di alcuni ortaggi che riesco a coltivare nei vasi". Per il resto della giornata si dedica alla lettura e alla musica. "Faccio il fancazzista", scherza Morandi, di fatto il 'guardiano' dell'isola. "Budelli è la mia vita, il mio amore, vorrei morire qui. In questo paradiso - confessa - la vita me la so gestire, altrove non saprei".
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