Sono state ultimate a mezzanotte e mezza le operazioni di identificazione e le visite mediche dei 737 migranti arrivati a bordo della nave norvegese Siem Pilot al porto canale di Cagliari. Intanto per domani è previsto l'arrivo sempre a Cagliari di un'altra nave, battente bandiera spagnola, la Rio Segura, con altre circa 650 persone.
Dei profughi già sbarcati 350 sono rimasti a Cagliari, 223 trasferiti a Sassari, 96 a Nuoro e 68 a Oristano. Salito anche il numero dei minori non accompagnati che ora sono 140.
Gli stranieri che si trovano a bordo della nave che arriverà domani sono stati soccorsi in cinque delle 26 operazioni coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera che complessivamente hanno portato al salvataggio di 3.324 persone che si trovavano su 25 gommoni e un barcone a circa 35 miglia a nord dalle coste della Libia. La Rio Segura ha portato a termine tre salvataggi, poi a bordo sono stati trasferiti anche gli stranieri soccorsi in due operazioni della Guardia costiera.
MINORI CHIEDONO, "IN CHE CITTA' SIAMO?" - "Mi scusi ma in che città siamo?". Sono alcune delle frasi che soprattutto i minorenni rivolgono alle associazioni di volontariato che, anche oggi, li accolgono al porto di Cagliari. Ne sono sbarcati cento di ragazzini non accompagnati, anche se inizialmente ne erano stati segnalati 39.
"Il numero cresce di sbarco in sbarco - sottolinea Francesca Cadeddu, delegata di Save the children - sono quasi tutti diciassettenni. Il nostro obiettivo principale è quello di verificare l'accoglienza di questi minori che poi saranno ripartiti nei vari centri. Probabilmente li fanno partire i genitori in cerca di un futuro migliore". Capita però a volte che i bambini non abbiano genitori o parenti nel Paese d'origine. "In passato mi sono occupata di casi di bambini completamente soli al mondo - precisa Cadeddu - quando arrivano si sentono spaesati, la prima cosa che chiedono è: dove ci troviamo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA