La Regione ribadisce al Parlamento la necessità di ridurre il "gravame importante" delle servitù militari in Sardegna. E' stato lo stesso presidente Francesco Pigliaru, durante un'audizione in Commissione inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito, a sottolineare che la "dimensione fisica delle servitù è rimasta immutata in 60 anni e non ha senso. Oggi è cambiato tutto, c'è la tecnologia, si possono fare attività simulate. Bisogna investire in ricerca".
Ad esempio, ha aggiunto, sul poligono di Capo Frasca abbiamo "individuato aree immediatamente dismissibili". Il governatore ha anche evidenziato l'"inaccettabile situazione sull'incertezza nei tempi di arrivo" degli indennizzi alla Regione ("e quindi ai Comuni") per le occupazioni delle servitù militari e vi è "incertezza anche sulla cifra". E' "umiliante non sapere quale somma arriverà e tanti anni dopo, la situazione non è accettabile". Infine ha proposto "osservatori ambientali indipendenti" nei poligoni militari.
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