Al via dal 22 agosto la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization). Il tema centrale è la promozione di un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. Parteciperà ufficialmente anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhcr).
Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L'iniziativa - curata per l'Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile.
Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale.
Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell'importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
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