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Svolta di Hillary con linguaggio 'rosa'

Svolta di Hillary con linguaggio 'rosa'

In un libro le strategie della parola per conquistare le donne

CAGLIARI, 02 novembre 2016, 17:06

Redazione ANSA

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Universita Cagliari libro Michela Giordano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Universita Cagliari libro Michela Giordano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Universita Cagliari libro Michela Giordano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella campagna elettorale di Hillary Clinton molto spazio alle tematiche femminili. La "gender card" è entrata prepotentemente nelle strategie della candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti. Lo svela un volume della docente dell'Università di Cagliari Michela Giordano dal titolo "18 Million Cracks in the Glass Ceiling. Language, Gender and Power in Hillary R. Clinton's Political Rhetoric".

L'esperta si sofferma in particolare sui cambiamenti adottati nel linguaggio utilizzato dalla candidata dagli anni in cui era First Lady al periodo del suo mandato come segretario di Stato nella presidenza di Obama. Il libro, pubblicato nel 2012 e arricchito ora con le più recenti ricerche, dunque tornato di strettissima attualità, esplora il complesso rapporto tra le tematiche linguistiche, politiche e di genere attraverso la figura dibattuta e controversa di Hillary Clinton. L'analisi della prof.ssa Giordano esamina la candidata sia come esponente politico impegnato in interviste, conferenze stampa e dibattiti, sia come personaggio pubblico preso spesso di mira dei mass media.

Per molti anni, Hillary è stata rappresentata dalla stampa come una strega, una "lady Macbeth", una donna prepotente e fredda. Dal volume di Michela Giordano e dalle più recenti ricerche condotte dalla docente sulle elezioni del 2016, emerge come la candidata democratica sia consapevole di aver acquisito negli anni credibilità anche come possibile commander in chief delle Forze armate statunitensi e stia ora dando maggior spazio alle tematiche che toccano di più le donne, come il sostegno alle famiglie, il planning famigliare e l'aborto.

Gli attacchi al suo look non mancano, ma questa volta la "gender card" sembra aver giocato a suo favore. Sarà forse anche per questo che secondo i sondaggi le donne la preferiscono a Donald Trump, mostrando che se la candidata democratica vincerà sarà in gran parte grazie al voto femminile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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