Oltre 58 metri di altezza e 185 di lunghezza, una turbina Francis ad asse verticale della potenza complessiva di 22 megawatt, da cui dipende l'esistenza del lago Coghinas, un invaso da 240milioni di metri cubi di capacità e una superficie di 1740 chilometri quadrati. È la grande diga di Muzzone, nel territorio comunale di Oschiri. L'opera dell'Enel, che si impone nel paesaggio e che ha modificato radicalmente la geografia, la storia e l'economia del Nord Sardegna, compie novant'anni.
Finita il 20 dicembre 1926, era legata alla centrale idroelettrica del Coghinas, voluta dall'allora Società elettrica sarda per alimentare lo stabilimento della società Ammonia, specializzata nella fabbricazione dell'ammoniaca sintetica. La diga è stata poi ammodernata negli anni Novanta. Per festeggiare questo storico traguardo, è stata celebrata una messa nella chiesetta di Santa Barbara, adiacente alla centrale, officiata dal vescovo di Ozieri, Corrado Melis, e da Don Luca, parroco della Beata Vergine Immacolata di Oschiri.
Subito dopo Renato Giardina, responsabile Enel Hydro Sardegna, Pietro Sircana, sindaco di Oschiri, insieme alle altre autorità, ai lavoratori in servizio e in pensione e ai cittadini hanno ricordato la ricorrenza sul coronamento della storica diga. Allestita una mostra di foto storiche e filmati dell'istituto Luce e dell'Associazione elettrotecnica italiana, che raccontano la costruzione e le caratteristiche della diga e della centrale.
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