Una mano sulla fronte, quasi a
tirare su la folta chioma bianca. E poi l'assalto finale alla
sesta suite in Re maggiore di Johann Sebastian Bach: applausi e
richieste di bis sono stati l'inevitabile conseguenza.
Il violoncellista Mischa Maisky non si è sottratto: per due
volte si è concesso al pubblico che non voleva più lasciarlo
andar via. È finito così il ritorno sul palco a Cagliari dopo
nove anni (l'ultima esibizione, con la figlia Lily, risale al 22
febbraio 2008) del musicista lettone allievo di due grandi
maestri come Rostropovic e Piatigorsky per la seconda serata
della Stagione concertistica 2017 del Teatro Lirico di Cagliari.
Solo con il suo violoncello, Maisky ha bussato piano per poi
entrare forte nelle orecchie e nei cuori dei cagliaritani
portando sul palco le suite di Bach con tecnica e anima.
Una cavalcata di quasi due ore tra gli spartiti riscoperti
per caso e per miracolo in un negozio di libri usati di
Barcellona.
Una star del violoncello, Maisky: nel suo curriculum premi da
Tokyo a Parigi. Negli ultimi 25 anni ha registrato con orchestre
come Wiener Philarmoniker, Berliner Philarmoniker e London
Symphony. "Di uno stato di grazia ci siamo avvolti in una serata
indimenticabile", ha commentato il soprintendente del Lirico
Claudio Orazi.
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