Heminas chiama e Laura Boldrini risponde. "Sostengo pienamente il vostro impegno affinché siano inserite anche nella legge elettorale sarda condizioni di parità per l'accesso alle consultazioni elettorali", scrive la presidente della Camera dopo l'appello lanciato il 13 maggio scorso dalle donne della Rete per ottenere un suo intervento a favore dell'introduzione immediata della norma sulla doppia preferenza di genere.
C'è da essere ottimisti: "Ho già avuto modo di intervenire pubblicamente per affermare questi principi in occasione di problemi emersi nell'adeguamento delle leggi elettorali di altre regioni, a statuto speciale e ordinario", spiega la terza carica dello Stato. "Desidero ringraziarvi per aver voluto portare alla mia conoscenza questioni relative al rispetto del principio delle pari opportunità tra donne e uomini - continua - Si tratta di una questione alla quale ho attribuito un rilievo centrale nella mia attività istituzionale e politica che, nella legislatura in corso, ha trovato traduzione in diverse leggi approvate dal Parlamento, volte a garantire una piena ed effettiva applicazione del principio di cui all'articolo 51 della Costituzione".
Quanto alle misure specifiche, la presidente della Camera ricorda che "sono state introdotte dalla legge n. 56 del 2014, per le Giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, dalla legge n. 65 del 2014, relativa alle elezioni per il Parlamento europeo e dalla 52 del 2015 per l'elezione della Camera dei deputati". Infine, "come da voi ricordato", la legge n. 20 del 2016 prevede espressamente che le regioni a statuto ordinario, nel disciplinare con legge il proprio sistema elettorale, devono attenersi al principio della promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive.
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