Le chiese e i palazzi artistici, ma soprattutto le tradizionali case campidanesi e due novità, il Monastero "Il Carmelo" di Terra Mala e la Villa Romana di Sant'Andrea. Un concentrato di cultura quartese, 25 siti accessibili a tutti sabato 27 e domenica 28 maggio, in occasione dell'ultimo weekend di Monumenti Aperti 2017. Come sempre faranno da ciceroni i volontari, in gran parte studenti delle scuole cittadine di ogni ordine e grado, ma anche diverse associazioni.
"Questo è un appuntamento sempre molto atteso per il forte impulso che sa dare alla riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché rappresenta un'importante opportunità di crescita e sviluppo turistico", ha sottolineato l'assessora alla Cultura Lucia Baire presentando la manifestazione.
L'appuntamento è organizzato in collaborazione con l'associazione Imago Mundis. Il presidente Fabrizio Frongia ha ricordato che il tema di quest'anno di Monumenti Aperti è il paesaggio: "Da questo punto di vista Quartu - ha spiegato - rappresenta sicuramente uno dei percorsi più interessanti di del 2017". Per il sindaco Stefano Delunas si tratta "di una manifestazione fondamentale perché investe sulle scuole e sulle nuove generazioni, consente di recuperare la memoria dei nostri luoghi e conoscere chi ha scritto la storia di Quartu".
Tra le case campidanesi aperte: Casa Murgia Casanova, Casa Basciu Deiana. Le Chiese: la Basilica di Sant'Elena Imperatrice, la Chiesetta di Bonaria, le plurisecolari Santa Maria Cepola, Sant'Agata, Sant'Efisio, San Benedetto, Sant'Andrea e San Pietro di Ponte col cimitero monumentale. Aperto anche il Convento Cappuccino di San Francesco.
Per chi ama l'ambiente in programma visite al Parco di Molentargius. Anche qui novità: il Monastero Carmelitano di Terra Mala, il Cinema Teatro Impero e, fuori città, il Nuraghe Diana con la Villa Romana che sarà inaugurata sabato 28 dopo gli ultimi lavori di restauro.
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