Quando è entrata in scena il pubblico ha applaudito a lungo. Poi, dopo aver ascoltato le note del suo flauto, nel Concerto in Re maggiore di Carl Reinecke, ancora di più: gli spettatori del Teatro Lirico di Cagliari le hanno tributato una accoglienza entusiasta con ripetute chiamate in scena. Un successo. Impossibile non concedere il bis e lei, Silvia Careddu, primo flauto della Filarmonica di Vienna, cagliaritana, e madre de La Maddalena, si è affidata alla Danza degli spiriti beati dall'Orfeo e Euridice di Gluck.
Davvero profeta in patria: anche dopo questa esibizione fuori programma ancora applausi e ancora chiamate. Lei sorride, ringrazia il pubblico ma anche il direttore d'orchestra Gerard Korsten e i suoi colleghi sul palco: tanti di loro sono stati compagni di studi negli anni del Conservatorio a Cagliari.
Undicesimo appuntamento della Stagione concertistica 2017, iniziata con il Te deum di Hadyn con orchestra e coro del Lirico (maestro Gaetano Mastroiaco) diretti da Korsten.
Poi l'ingresso in scena di Careddu con un brano che sta molto a cuore alla flautista sarda: il concerto era stato presentato come importante prova da solista a 16 anni, proprio ai tempi degli studi al Conservatorio.
Terza parte della serata dedicata a Schumann con la sinfonia numero uno in si bemolle maggiore "La primavera" op. 38. Anche in questo caso grande successo e un'ondata di applausi per Korsten e orchestra. Stasera si replica: appuntamento alle 19 sempre al Lirico.
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