Un pezzo di New York nel cuore di Cagliari, nel vecchio Teatro civico di Castello distrutto dalle bombe della seconda guerra mondiale e da qualche anno rimesso a nuovo: domani l'esordio nazionale de L'Ape musicale di Lorenzo Da Ponte, per la prima volta nella ricostruzione effettuata dal musicologo Francesco Zimei su commissione del Teatro Lirico di Cagliari. L'opera è ambientata a Manhattan, ma ricorda molto anche la Sardegna tra sfondi di cielo azzurro, palme e casotti: sembra proprio di stare al Poetto, la spiaggia dei cagliaritani.
Un ponte con gli Usa che non finisce qui. "L'auspicio è che l'opera possa approdare negli Usa nel 2018 - annuncia il sovrintendente del Lirico Claudio Orazi - continuando quel percorso d'internazionalizzazione avviato negli scorsi mesi". Le quattro rappresentazioni al Civico sono inserite nel progetto Cagliari Paesaggio promosso dal Comune. Ma sarà anche lunedì 24 nel sagrato della cattedrale di San Pantaleo a Dolianova.
Mercoledì 26 nell'area archeologica dell'imponente villaggio nuragico 'Su Nuraxi' a Barumini e venerdì 28 a Villaspeciosa.
"Una trasposizione di grandissima bellezza - sottolinea l'assessore comunale della Cultura Paolo Frau - che ricorda i colori e le ambientazioni della nostra terra". La regia è affidata a Davide Garattini Raimondi, vincitore lo scorso marzo del prestigioso premio della critica Franco Abbiati. La direzione musicale è affidata per le recite cagliaritane ad Alessandro Palumbo e per il decentramento a Fabrizio Ruggero. Il cast: Beatrice Mezzanotte è Lucinda, Salvatore Salvaggio Don Nibbio, Anibal Mancini Narciso, Mauro Secci don Canario. Zimei propone le vicende dell'Ape musicale ripercorrendo la scommessa vinta da Da Ponte. "Abbiamo riscoperto che cosa c'era nel 'baule' dei singoli cantanti - spiega il musicologo - Da lì è stato poi una continua scoperta di nuovi elementi. Uno sforzo di cui siamo molto orgogliosi".
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