È in fase di bonifica il gigantesco rogo divampato lunedì nel territorio compreso tra Gonnosfanadiga e Arbus, nel sud Sardegna, che ha devastato quasi 2000 ettari di terreni, distruggendo aziende agricole e danneggiando varie strutture turistiche. Oggi le squadre a terra composte da Corpo forestale, vigili del fuoco e Protezione civile hanno lavorato per spegnere gli ultimi focolai. Nel primo pomeriggio in azione c'erano anche due Canadair e tre elicotteri della flotta regionale. Il vicesindaco di Arbus, Michele Schirru, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un lungo commento su quanto accaduto negli ultimi giorni. "Dalle ore 14 di lunedì, senza un attimo di tregua, le fiamme hanno invaso le campagne e i boschi del Comune di Arbus. Da una prima stima, si parla di oltre 2000 ettari di territorio andati in fumo, con annessi terreni di pascolo, fienili, oliveti, vigne e coltivazioni, mezzi da lavoro, bestiame, foraggio, linee elettriche e telefoniche, condotte idriche", si legge nel post in cui l'amministratore ripercorre tutti i momenti dell'incendio ringraziando le istituzioni per gli interventi effettuati. "Il territorio è ora in sicurezza e gli ultimi focolai quasi definitivamente spenti, sono in corso le attività di bonifica - scrive ancora Schirru - Abbiamo forte necessità, con ordine, di raccogliere foraggio per le aziende che lo hanno perso, per il quale indicheremo un punto di raccolta. L'acqua è disponibile con una cisterna mobile sul bivio per Piscinas - Ingurtosu". E il vicesindaco annuncia: "Dopo la dichiarazione di stato di calamità naturale, oggi la giunta comunale ha deciso di aprire un conto corrente dedicato in gestione separata per la raccolta fondi, per il quale sarà adottata la delibera di domani".
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