L'eno-economia da vigneto di Mamoiada è nei numeri dell'associazione "consorzio" Mamoja, che raccoglie gran parte dei produttori di vino del paese dei Mamuthones.
Circa 100 soci, in gran parte aziende familiari, che producono e mettono in botte per consumo interno.
Ma ci sono
anche le bottiglie con design e marchi. In quindici
imbottigliano e fanno girare il vino di Mamoiada per la
Sardegna, per l'Italia e per il mondo. Ormai non c'è più
manifestazione dove non ci sia una bottiglia di Mamoiada.
Cantine di tutte le dimensioni: si parte da 500 bottiglie
all'anno ma c'è chi arriva a quindicimila. Per non parlare dei
big della produzione locale come Puggioni e Sedilesu che
viaggiano su altre cifre e che sono realtà consolidate nel
panorama viticolo anche internazionale.
Ora si sta affacciando sul mercato anche la piccola
produzione di nicchia. Un esempio è Vigne Muzanu, piccola
azienda formata da moglie, marito e zio. Realtà partita da una
vigna di un ettaro e mezzo, ora produce 1.500 bottiglie.
Tanta voglia di andare avanti. Contatti in tutta Italia:
nelle settimane scorse un colosso delle telecomunicazioni, con
alcuni emissari, è stato ospitato per uno "spuntino" nelle
campagne di Muzanu che danno il nome all'azienda. Risultato? Un
ordine per regalare ai dipendenti, per le feste, una bella
bottiglia di vino. "Sono rimasti molto soddisfatti - racconta
Salvatore Mele , 38 anni, che con la moglie Fabiana Gungui e lo
zio Emanuele Deiana manda avanti l'attività - sia della
giornata trascorsa da noi, sia del vino. A Mamoiada il vino è
quasi uno status symbol: tutti lo fanno. Con il consorzio e un
unico marchio stiamo cercando di muoverci in maniera più
organizzata. Approfittando del fatto che qui l'aria è
decisamente cambiata: il turismo, trainato anche dalla cultura e
dal Museo delle maschere, è una realtà con la quale stiamo
facendo i conti. E tutto il paese, nei diversi settori dal
settore ricettivo all'artigianato, dal pane e formaggio, dolci e
marmellate si sta facendo trovare pronto. Il vino è e può
continuare ad essere uno degli attrattori". E si guarda sempre
avanti: "puntiamo a 5/6000 bottiglie".
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