Una campagna di informazione per
far sì che la battaglia per l'inserimento dell'insularità in
Costituzione sia condivisa anche dai sardi residenti nella
penisola e all'estero. Sarà l'eurodeputato Stefano Maullu (Ppe),
sardo trapiantato a Milano, a curarne la promozione "per far
capire alle centinaia di migliaia di sardi che non vivono
nell'Isola che alla base dei loro problemi di spostamento, cioè
della scarsa accessibilità alla Sardegna, c'è proprio il
problema dell'insularità". E' la novità presentata a Cagliari
dallo stesso eurodeputato, affiancato dal presidente del
Comitato promotore del referendum, Roberto Frongia, e dalla
responsabile del comitato scientifico, la professoressa Maria
Antonietta Mongiu.
Frongia ha ricordato che "sono state già raccolte
cinquantamila firme per la richiesta di referendum" con il
coinvolgimento "assolutamente trasversale di personalità di
provenienza diversa e di circa duecento sindaci". "Nel 2001 - ha
sottolineato Maullu - con la riforma del titolo V della
Costituzione, il Governo ha equiparato l'Isola alle altre
Regioni italiane, negando alla Sardegna di poter usufruire delle
possibilità di sviluppo messe a disposizione dall'Unione
europea". E adesso, ha rilanciato l'esponente del Ppe,
"l'insularità è la frontiera da abbattere". Una posizione
condivisa dall'ex assessora Mongiu, per la quale è giusto che
"la dialettica sull'essere sardi fuori non si risolva nella
marginalità dei circoli". "Dobbiamo sforzarci di offrire, di
noi, una narrazione differente perché la Sardegna vive nella
contemporaneità". Per questo, ha annunciato, "a partire da
gennaio organizzeremo una serie di giornate dedicate al concetto
di insularità".
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