Il 2017 è stato l'anno della pace politica ritrovata al Comune di Sassari, il 2018 sarà l'anno delle grandi opere e della consacrazione del capoluogo come città metropolitana. O almeno così si augura la Giunta comunale che a Palazzo Ducale ha tenuto la consueta conferenza di fine anno, tracciando un bilancio degli ultimi dodici mesi e volgendo lo sguardo al futuro.
Un futuro che, nelle parole del sindaco, Nicola Sanna, vedrà Sassari sempre più come città moderna, solidale e sostenibile: "Una città che sia al centro delle politiche di rinnovamento e di sviluppo urbano, in sintonia con la programmazione europea. Una città più inclusiva e sicura, che sia in grado di rispondere ai bisogni sociali attraverso nuove forme di dialogo e collaborazione", ha detto il primo cittadino aprendo la conferenza, attorniato dall'equipe di assessori al gran completo.
"Una squadra che ringrazio, perché ha lavorato intensamente in questo anno, producendo più di 300 deliberazioni con un impegno davvero totalizzante". E via quindi con il lungo elenco dei programmi realizzati in ogni settore, evidenziati da ciascun assessore con il proprio capitolo personale del "Bignami 2017" di Palazzo Ducale. "442 milioni di euro gli investimenti in opere pubbliche, da portare a termine nei prossimi cinque anni. Tra gli interventi più importanti i 18 milioni di euro destinati alle aree periferiche, 16 dei quali ottenuti grazie alla partecipazione al Bando nazionale per le Periferie Urbane", ha spiegato il sindaco.
"Quindici i milioni per la città storica, il mercato vecchio, il museo dei Candelieri, la vallata del Rosello. Poi 25 i milioni per la Casa dello studente, 33 quelli per il centro intermodale. Senza scordare il progetto Iscol@ e i fondi Jessica, stanziati in parte dal Banco di Sardegna e in parte dalla Regione Sardegna. E ancora il credito sportivo, i fondi per l'edilizia universitaria e ospedaliera, i mutui per le strade e i marciapiedi, gli investimenti per la manutenzione delle case popolari", ha concluso Sanna.
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