L'Azienda ospedaliera
Universitaria di Sassari e in particolare l'unità operativa
complessa (Uoc) di chirurgia vascolare guidata da Eugenio
Martelli ha adottato una nuova tecnica per la prevenzione
dell'ictus cerebrale. Il metodo detto "per eversione" viene
utilizzato in Sardegna, solo a Sassari, ed è all'avanguardia a
livello nazionale ed europeo.
"L'ictus ischemico, ossia l'infarto di una porzione del
cervello, - spiega il Martelli che dirige la scuola di
specializzazione in chirurgia vascolare - è una condizione
devastante che affligge soprattutto la terza età. È la prima
causa di invalidità permanente, poiché può portare comportare la
paresi di un braccio o di una gamba, la perdita della parola o
della capacità di comprensione del linguaggio degli altri, e la
terza causa di morte al mondo".
"La metà circa delle cause di ictus ischemico - aggiunge - è
causato da importanti placche aterosclerotiche che, crescendo
lentamente ma progressivamente dentro le arterie carotidi del
collo che portano il sangue al cervello, potrebbero ridurne
l'apporto di sangue necessario e quindi causarne improvvisamente
la sofferenza ischemica".
"Queste placche - specifica - possono essere asportate
chirurgicamente secondo due tecniche tra loro alternative:
quella convenzionale o quella per eversione. Quella
convenzionale - sottolinea Martelli - comporta l'apertura
longitudinale dell'arteria carotide, quella per eversione,
invece, comporta la sezione di netto dell'arteria carotide
secondo un piano obliquo: la placca viene asportata
scappucciando il moncone di carotide in alto e la cucitura
dell'arteria viene effettuata direttamente sul moncone di
carotide in basso, allargando così l'arteria in maniera naturale
con una tecnica chirurgica adeguata. Il principale vantaggio
della Tea carotidea per eversione - conclude Martelli - rispetto
a quella convenzionale - consiste nel garantire maggiormente la
pervietà della carotide nel tempo".
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