È stato arrestato e si trova ora ai domiciliari Francesco Carrara, l'istruttore subacqueo di 53 anni di Pula, sulla costa sud ovest della Sardegna, accusato nei giorni scorsi da un turista francese di aver abusato della figlia 14enne durante una immersione. All'uomo viene contestato il reato di violenza sessuale. Ad inchiodarlo c'è una registrazione video, consegnata dal francese ai carabinieri.
Sotto choc non aveva raccontato nulla ai genitori una volta rientrata a casa dall'immersione. Ma la scena era finita nelle immagini registrate dalla microtelecamera subacquea e quando il padre le ha visionate si è precipitato dai carabinieri per denunciare tutto.
L'adolescente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era sott'acqua con la telecamera che proprio il papà le aveva dato per riprendere pesci e fondali, quando l'istruttore l'avrebbe molestata. Tornata a casa la ragazzina era sconvolta, ma i genitori non sono riusciti a sapere il perché: nulla è trapelato dalla figlia. La svolta quando il padre, scaricando il filmato della microtelecamera, ha scoperto quanto era accaduto durante l'immersione. Il giorno dopo si è quindi presentato dai carabinieri per denunciare l'episodio, consegnando anche il filmato. Un video che non lascerebbe spazio a dubbi. Il pm Emanuele Secci ha chiesto così una misura restrittiva ai domiciliari per il 53enne, istanza accolta dal Gip.
Tra le motivazioni della custodia cautelare c'è il pericolo di reiterazione del reato visto che Carrara lavora come istruttore subacqueo. Contattato telefonicamente dall'ANSA, l'avvocato Stefano Cabriolu, che rappresenta il 53enne, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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