Un mito degli anni Ottanta e della storia del rock a Cagliari per la chiusura della tre giorni di suoni (ma ci sono altri appuntamenti) della dodicesima edizione del Karel Music Expo. Midge Ure, leader degli Ultravox, ha conquistato il pubblico infilando, alla fine del concerto, i cinque pezzi più conosciuti della band che quarant'anni era dappertutto: nelle classifiche, nelle radio, nei programmi tv con i video musicali.
La magia di Vienna, tutta Mitteleuropa e romanticismo, poi la pop song Love's Greatti adventure e, prima del bis, Hymn. Poi la chiamata sul palco del pubblico che non lo voleva lasciare andare. E via con The voice (praticamente lanciata in Italia dai video trasmessi dalla trasmissione Rai Mister Fantasy di Carlo Massarini) e soprattutto con Dancing with tears in my eyes, elegante mix di pop ed elettronica (ma Ure l'ha introdotta con una chitarra quasi da Jimi Hendrix) che raccontava gli incubi della bomba atomica della guerra fredda.
Invitato a cantare, il pubblico ha risposto: nelle prime file tutti sapevano il pezzo a memoria. Un live per appassionati: molti cinquantenni che allora acquistavano i vinili o le musicassette di Rage in Eden o Quartet. Ma anche trenta-quarantenni affascinati dal ricordo - questa volta si parla della carriera solista di Ure - a metà degli anni Novanta di Breathe, abbinato in mezzo mondo alla pubblicità di una nota marca di orologi svizzeri, e diventata quasi sorpresa hit internazionale.
Tra le chicche della serata anche Fade to grey, altra hit planetaria, portata al successo dai Visage, ma costruita anche da Ure prima dell'ingresso negli Ultravox post John Foxx, primo cantante della band. Altre perle del repertorio Ultravox: Death in The afternoon, Passing strangers, New Europeans, One small day e All stood still.
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