Si chiama "videobroncoscopia con sistema Ebus" ed è un macchinario di ultima generazione per la diagnosi dei tumori del polmone. Lo strumento, che offre nuove speranze ai malati in Sardegna, consente una endoscopia bronchiale ultrasonografica con una precisione mai raggiunta prima nell'isola. E' in funzione nel reparto di Pneumologia clinica e interventistica dell'Aou di Sassari, e sarà presto messo alla prova su quattro pazienti. La novità è stata presentata dal direttore della struttura di Pneumologia, Pietro Pirina, davanti all'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, e ai direttori generale, sanitario e amministrativo dell'Azienda ospedaliero-universitaria, Antonio D'Urso, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini.
Il nuovo sistema di videobroncoscopia arriva a Sassari in regime di service, cioè con una fornitura triennale che costerà 400mila euro. Comprende una colonna per l'endoscopia, un dispositivo per la videoregistrazione, un sistema elettrochirurgico per la coagulazione. Ancora un toracoscopio operativo rigido, un sistema di lavaggio e disinfezione per endoscopi, un microscopio ottico per la lettura in loco dei campioni e un armadio per la conservazione sterile dei broncoscopi. Il nuovo macchinario è dotato di una minisonda ecografica che consente di visualizzare le strutture adiacenti alla trachea e ai bronchi, come linfonodi, vasi, esofago, cuore e lesioni tumorali. Grazie all'apparecchiatura si potranno fare prelievi mirati e sicuri per la diagnosi e stadiazione del tumore del polmone.
Come spiega l'assessore Arru, "l'attivazione di questo service è un grosso passo avanti per tutta la Sardegna e rientra in un progetto per la creazione della Rete endoscopica regionale di endoscopia toracica, che vede due centri hub di pneumologia interventistica a Cagliari e Sassari e un centro spoke rinforzato a Nuoro".
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