Ha risposto alle domande del Gip per tre ore Nicola Caboni, il sesto giovane finito in manette nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Manuel Careddu, il 18enne ucciso e seppellito in un terreno in provincia di Oristano. Caboni, 19 anni di Ghilarza, è finito in cella con l'accusa di soppressione di cadavere: avrebbe fornito un supporto ad almeno uno dei presunti assassini nello spostamento del corpo di Manuel fino al luogo in cui è stato sepolto e poi recuperato.
La Gip Annie Cecile Pinello e il pm Andrea Chelo sono entrati nel carcere di Massama alle 16, seguiti dagli avvocati del giovane, Irene Gana e Marcello Sequi, per l'udienza di convalida del fermo disposto dalla Procura. Il 19enne ha risposto alle varie domande, cercando di chiarire la sua posizione. "Non diciamo nulla sul contenuto delle dichiarazioni - ha detto all'ANSA l'avvocata Irene Gana - La giudice si è riservata di decidere. Noi abbiamo chiesto che il nostro assistito venga rimesso in libertà, a nostro avviso non ci sono le esigenze della custodia in carcere".
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