Tutela e valorizzazione ma anche promozione turistica dei beni archeologici. A questo mira la Giunta Pigliaru con uno stanziamento di 8,4 milioni di euro per il Piano Straordinario degli scavi 2017-2018 illustrato oggi dal presidente della Regione e dall'assessore alla Cultura, Giuseppe Dessena.
Gli interventi, 76 in totale, riguardano le epoche prenuragica, nuragica e medievale giudicale e sono stati individuati grazie alle richieste di finanziamento dei Comuni interessati e le segnalazioni del Mibac.
Tra le attività necessarie: restauri, messa in sicurezza, potenziamento e arricchimento del patrimonio passando per la ricerca scientifica e la corretta comunicazione, e di conseguenza la predisposizione di supporti per la visita e la fruizione del sito.
Col nuovo piano scavi sarà sperimentato un nuovo approccio: il superamento della rigida divisione in tipologie di intervento (scavo, messa in sicurezza, restauro e valorizzazione), favorendo una progettazione di migliore qualità e interventi di maggiore compiutezza, rendendo per esempio immediatamente fruibili, anche in corso d'opera, "cantieri aperti" e le aree archeologiche.
Pigliaru ha parlato di "un progetto importante per valorizzare l'archeologia che è uno degli attrattori più importanti, anche per portare lavoro e sviluppo nelle zone interne". Per il governatore "i siti devono essere messi in rete, garantendo a chi viene dall'estero la qualità di ciò che va a vedere".
Secondo Dessena "si tratta del più grande piano scavi predisposto dalla Regione, in un ottica di una valorizzazione dei siti ma anche di crescita dell'offerta culturale".
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