L'apertura del Mater Olbia Hospital è imminente. Lo annuncia un avviso pubblicitario apparso sui quotidiani sardi. Via alle prenotazioni per le prestazioni specialistiche dal 5 dicembre, mentre mercoledì 12 apriranno gli ambulatori di cardiologia, chirurgia generale, ecografia, endocrinologia, fisiatria, gastroenterologia, ginecologia, mammografia, neurochirurgia, neurologia, otorinolaringoiatria e pneumologia, che opereranno in convenzione col Sistema sanitario nazionale.
I reparti saranno, invece, operativi da marzo. Dal 5 al 21 dicembre l'avvio sarà sperimentale perché il Mater Olbia sarà a regime dal 7 gennaio 2019. Dal 22 dicembre al 6 gennaio "le attività saranno sospese per consentire la messa a punto di tutti gli aspetti organizzativi". Il numero per prenotare 0789-1899898 sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 festivi esclusi.
L'idea del Mater Olbia risale a trent'anni fa. Don Luigi Verzè, fondatore del San Raffaele di Milano, scelse Olbia come sede del San Raffaele sardo. Si ragionò di un colosso da 245mila quadri, sette piani e oltre 70mila metri quadri tra servizi, verde e parcheggi. Fallito l'impero di don Verzé, nel 2012 il progetto rischiò di tramontare, ma nel giugno del 2014 lo stato islamico del Qatar si fece avanti e con il via libera del Consiglio comunale di Olbia presentò il piano industriale per la nuova struttura privata e investimenti da 100 milioni l'anno per 10 anni. Partner del progetto della Qatar Foundation Endowment è la Fondazione Gemelli. Si prevedono a regime 600 posti di lavoro.
Tra una lungaggine e l'altra, ora sembra il momento buono, anche se non cessano le resistenze di chi dice "no ai finanziamenti pubblici al Mater Olbia". E' il caso del movimento indipendentista Caminera Noa che ha annunciato una nuova mobilitazione.
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